Il T.A. è un metodo di rilassamento che richiede concentrazione. Nel vocabolario della lingua italiana per concentrazione s’intende la capacità di indirizzare i propri sforzi su una determinata azione.

Nel T.A. l’essere concentrati ci aiuta a prestare attenzione a noi stessi, a prestare attenzione al nostro corpo e a “sentire” quali sono i suoi bisogni lasciando in sottofondo tutto quello che potrebbe distoglierci da questo. Come ad esempio il brusio dell’ambiente che ci circonda o i pensieri, le immagini, le emozioni che ci potrebbero distogliere dalla ricerca di uno stato di rilassamento.

Nel T.A. con la concentrazione riportiamo l’attenzione dall’esterno a noi stessi. Impariamo a riequilibrarci.

Affinché il T.A. abbia benefici immediati e duraturi nel tempo è necessario che venga svolto in modo sistematico. Occorre una disciplina di allenamento puntuale.

Il nostro fisico è fatto di contrazioni, di blocchi che raccontano la nostra storia e di come abbiamo vissuto e affrontato le diverse esperienze.

A causa di queste contrazioni che si distribuiscono in modo più o meno intenso, il corpo di ognuno di noi si forma in modo unico e differenziato. Queste contrazioni stabiliscono il modo in cui fluisce l’energia all’interno dei nostri corpi e la tonicità dei nostri muscoli.

Il T.A. lavora sul tono muscolare e sulla possibilità, attraverso il rilassamento indotto con formule vocali espresse dal conduttore della tecnica (in questo caso il counselor) di arrivare a un grado molto elevato di distensione muscolare. Ricordo che è possibili raggiungere un livello molto elevato di distensione muscolare senza alcuna contro-indicazione, diverso è il caso della tensione che invece portata a un estremo può diventare pericolosa per la nostra salute.

Quando raggiungiamo un grado elevato di distensione siamo nella condizione ottimale per accogliere nuove esperienze ed elaborarle in tranquillità.

Con il T.A. entriamo in uno status di abbassamento del controllo della mente, della volontà. Invece di essere sudditi della nostra mente ne diveniamo i padroni.

Entriamo in uno status quo paragonabile a quello che si viene a creare nel momento in cui da uno stato di veglia entriamo in uno stato di sonno.

Arrivano pensieri fluttuanti, sentiamo le parole del conducente della tecnica ed esse piano piano si confondono con immagini libere. Tuttavia se pur ci sia stato uno stato di abbassamento di vigilanza della nostra coscienza restiamo perfettamente capaci e in grado di decidere di accogliere o non accogliere le formule che il conduttore dell’esercizio ci suggerisce verbalmente. In questo abbassamento di vigilanza della coscienza sperimentiamo una risposta immediata dell’organismo nella sua globalità. Possiamo percepire come ogni elemento del nostro organismo sia unico e al contempo interdipendente dagli altri. L’organismo infatti ad ogni input risponde in modo generalizzato. Ad un elevato grado ad esempio di distensione corrisponde una riduzione del battito cardiaco, una riduzione della pressione del sangue, nonché una regolarizzazione più calma del nostro respiro.

La persona sottoposta al T.A. riceve dall’esterno (da colui che conduce) una serie di input. Il conduttore verbalizza una serie di formule sottoforma di inviti e MAI di comandi. Ci tengo a sottolineare questo aspetto poiché l’assenza di direttive consente a colui che si sottopone al T.A. di poter di volta in volta scegliere di accogliere o non accogliere l’esperienza psico-mentale indotta attraverso le formule. Il conduttore induce ad eseguire una serie di atti attraverso la ripetizione di frasi ripetute, senza alcuna imposizione e ancor meno senza ipnosi.

Il T.A. è come dice la parola un allenamento che si autogenera, un processo di apprendimento di una serie di singoli atti che si ripetono in modo stistematico fino a divenire comportamenti automatici e fissati nella memoria psico-fisica a cui ricorre in ogni momento lo si ritenga utile (stati di ansia, attacchi di panico ecc.).

Il T.A. è una sorta di auto-suggestione (in questo differisce in modo sostanziale dall’ipnosi) in cui più alta essa diviene e più garantito il risultato benefico dell’allenamento.

Grazie all'”auto-suggestione” colui che si sottopone al T.A. per tutta la durata dell’esercizio resta costantemente cosciente e concentrato su questo processo di trasformazione (commutazione per usare il termine scientifico).

Nello stato tra la veglia e il sonno di cui ho parlato in precedenza, nello stato in termini scientifici, di onde “alfabetiche”, l’esecutore può facilmente tollerare aspetti regressivi che la commutazione comporta.

Vengono meno alcuni condizionamenti acquisiti, freni inibitori e prendono spazino impulsi primari. Quest’ultimi se li osserviamo come atti spontanei rappresentano il recupero di un modo di essere spontaneo e nato con noi.

Il T.A. trova applicazione in vari ambiti. Oltre all’ambito sportivo, il T.A. trova applicazione in ambito medico anche come ottimo antidoto alle dipendenze. Trova applicazione nel controllo del dolore attraverso il sistema neurovegetativo e nei disturbi psico-vegetativi (alimentazione, apparato cardiocircolatorio, disturbi della respirazione, disturbi degli organi addominali), così come può essere utile per curare le malattie della pelle, degli occhi e disturbi di varia natura.