Questa tecnica composta da un insieme di esercizi anti-stress verrà utilizzata in particolare in occasione di incontri di gruppo. Premesso questo mi sembra opportuno dare qualche indicazione di cosa è la bioenergetica.

Nella bioenergetica si parte da una visione olistica della realtà. L’individuo è considerato nel suo insieme, non c’è separazione tra corpo, mente e spirito.

Essa affonda le sue radici nell’opera di Sigmund Freud e si sviluppa negli anni ’50 grazie a due filoni della psicanalisi distinti. La psicologia somatica di cui capostipite è stato Wilhelm Reich (allievo di Freud e maestro di Lowen) e alla psicologia umanistica di Rogers.

Reich sostiene che ognuno di noi ha una “armatura”. Una corazza corporea che racconta che i nostri muscoli si sono contratti a seguito di una serie di esperienze vissute in modo più o meno traumatiche. Quelle tensioni rischiano di cristallizzarsi nel tempo se non ci adoperiamo per scioglierle.

Nel corso dell’esecuzione degli esercizi di bioenergetica ogni gesto che viene svolto é frutto della nostra “creatività”, poiché gesto spontaneo e istintivo.

Con la bioenergetica infatti, non ha importanza tanto l’estetica del movimento intesa come performance e attenzione all’aspetto esteriore, ma ha importanza la qualità con cui lo si compie, il comprendere se si è presenti in quel movimento, se si è in profondo ascolto di sé stessi al punto da poter sentire la parti del corpo che si sta maggiormente coinvolgendo e qual è il grado di tensione-distensione dei muscoli, la qualità del respiro, il valutare se il corpo è in grado di sostenerci grazie all’appoggio dei piedi al suolo.

Quindi un movimento più sano a discapito di uno più estetico.
La creatività sarà intesa come sistema per entrare più a contatto con sé stessi liberando tensioni grazie ad un movimento più spontaneo e armonioso.
Il corpo verrà coinvolto in tutte le sue parti e considerato nel suo insieme, quindi non solo attraverso il movimento, ma anche grazie al coinvolgimento della voce, delle espressioni facciali dando ampio spazio alle emozioni, alle sensazioni in modo da recuperare il proprio vero sé.